Zaccheo
Piccolo di statura
capo di gente per bene,
salì in cima al sicomoro
perché passava un uomo.
Ma sta guardando proprio me;
chi gli avrà detto il mio nome?
Cosa faccio, mi nascondo.
Non posso, scendo giù.
Zaccheo scendi presto
voglio entrare in casa tua
Zaccheo scendi presto
voglio entrare in casa tua.
È un mormorio sottile
che non ha mai un nome;
coprì le case, coprì le strade,
ma non coprì il suo cuore.
Ti do la gioia ed il mio pane,
nella mia casa in questo giorno
c’è la salvezza, c’è il perdono:
vive un uomo nuovo.
|