O Luigi, o vago giglio,
di candore immacolato,
proni a te leviamo il ciglio
e l'ardente nostro cuor.
O del cielo Angiol beato
della terra eletto fior. (2 volte)
Là, nel cielo dove siedi,
d'alma luce incoronato
il tripudio nostro vedi
e dell'alma il vivo amor.
Angioletto in veste umana,
come angel a vol librato;
della vita la fiumana
non ti colse in suo furor.
Ma sì puro e così bello,
come il giglio profumato
ritornasti al sacro ostello
dell'ingenito candor.
Deh! Pietoso à nostri prieghi
giovinetto avventurato,
Fà che tutta a noi si pieghi
la clemenza del Signor.
E l'Italia che tant'ami,
perché in grembo t'ha portato,
fà che sempre ti proclami
dei suoi figli il protettor. |