- T: V. Ciprì - M: B. Enderle - 1987 - (r1:904)

Nebbia e freddo, giorni lunghi e amari - mentre il seme muore. Poi il prodigio antico e sempre nuovo del primo filo d'erba. E nel vento dell'estate ondeggiano le spighe; avremo ancora pane. Benedici, o Signore, questa offerta che portiamo a te. Facci uno come il pane che anche oggi hai dato a noi. Nei filari dopo il lungo inverno - fremono le viti. La rugiada avvolge nel silenzio i primi tralci verdi. Poi i colori dell'autunno coi grappoli maturi; avremo ancora vino. |